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Attitudini personali e competenze tecniche – Cosa conta di più nel processo di selezione?

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Nel mondo del lavoro di oggi, spesso ci chiediamo cosa renda un candidato davvero ideale per una specifica posizione. È vero che le competenze tecniche rappresentano un fattore decisivo, ma sono le attitudini personali – come la capacità di collaborare e l’adattabilità – che spesso fanno la differenza e completano il profilo di un candidato.

Nel processo di selezione, i recruiter partono sempre da requisiti tecnici minimi: competenze specifiche necessarie per svolgere le mansioni richieste. Per le posizioni junior, queste sono generalmente più flessibili; per i ruoli senior, invece, è spesso fondamentale possedere conoscenze consolidate e specialistiche. Tuttavia, non sono solo le competenze tecniche a contare. Anche la motivazione, la gestione del tempo, l’orientamento agli obiettivi, e la capacità di adattarsi al contesto aziendale possono influire sul successo di una candidatura.

 

Competenze tecniche e attitudini: il loro ruolo nel processo di selezione

Per essere selezionati è essenziale mostrare sia un insieme di competenze tecniche forti sia attitudini che favoriscano l’integrazione e la crescita all’interno dell’azienda. L’equilibrio tra queste due componenti, soprattutto in posizioni avanzate, è fondamentale per distinguersi nel mercato del lavoro.

Vediamo allora come si dividono le competenze chiave richieste nel processo di selezione e quali caratteristiche personali possono fare davvero la differenza.

 

Le tre categorie di competenze

  1. Competenze trasferibili
    Le competenze trasferibili sono abilità che il candidato ha maturato nel corso della sua esperienza lavorativa e che possono essere applicate in diversi contesti aziendali e professionali. Queste includono capacità come l’abilità di lettura e scrittura, competenze informatiche di base, gestione di progetti e obiettivi a termine, e altre abilità sviluppate nel tempo che possono essere adattate a nuovi ruoli o settori.

Esempi di competenze trasferibili:

  • Capacità di lettura e scrittura
  • Competenze informatiche (utilizzo di software aziendali, strumenti di comunicazione digitale)
  • Abilità di project management
  • Competenze commerciali (come capacità di negoziazione, gestione clienti)
  • Orientamento agli obiettivi (capacità di fissare e rispettare scadenze e risultati)

 

  1. Competenze tecnico-professionali
    Queste competenze sono quelle specifiche di una determinata funzione e ruolo aziendale, sviluppate attraverso formazione e addestramento specializzati. Per esempio, le competenze richieste a un analista finanziario differiranno da quelle di un tecnico IT. Tali competenze rappresentano la “base tecnica” necessaria per accedere a posizioni specifiche e sono generalmente considerate requisiti minimi nelle descrizioni di lavoro.

Esempi di competenze tecnico-professionali:

  • Analisi dei dati per un analista di mercato
  • Programmazione e sviluppo software per un ingegnere informatico
  • Conoscenza delle normative finanziarie per un contabile
  • Capacità di vendita e consulenza per un account manager

 

  1. Competenze adattive
    Le competenze adattive sono qualità personali e tratti comportamentali che riflettono come una persona interagisce con il proprio ambiente e si adatta ai cambiamenti. A differenza delle altre competenze, sono difficili da quantificare o da apprendere in modo tradizionale, e si basano principalmente su inclinazioni naturali. Possono includere il lavoro di gruppo, la creatività, l’ottimismo, la flessibilità, e altre qualità che contribuiscono alla cultura e alla dinamica dell’azienda.

Esempi di competenze adattive:

  • Capacità di lavorare in team e collaborazione
  • Lealtà e impegno verso il progetto aziendale
  • Ottimismo e atteggiamento positivo
  • Creatività nel problem-solving
  • Capacità di adattamento ai cambiamenti
  • Perseveranza e tenacia nelle difficoltà

 

La differenza tra competenze tecniche e attitudini personali nel successo professionale 

Le competenze tecniche consentono di svolgere con precisione il proprio lavoro, ma le attitudini personali sono ciò che determina se un dipendente può crescere e contribuire al meglio all’interno di un team. Le aziende non cercano solo persone che possano “fare il lavoro,” ma che abbiano anche le giuste qualità per farlo nel modo migliore, apportando valore all’intera organizzazione.

Chi possiede un equilibrio tra competenze tecniche forti e attitudini positive ha molte più possibilità di successo nel lungo termine: tende a crescere, a migliorare la propria produttività e a creare un ambiente di lavoro più efficace e armonioso.

 

Conclusione

Nel contesto lavorativo odierno, avere delle solide competenze tecniche è indispensabile per accedere alle posizioni e svolgere il proprio lavoro con professionalità. Tuttavia, le attitudini personali e le competenze adattive rappresentano il vero valore aggiunto per le aziende, soprattutto in contesti dinamici e in continua evoluzione. Saper lavorare bene con gli altri, mostrarsi proattivi, saper gestire le difficoltà e adattarsi ai cambiamenti sono tratti fondamentali per ottenere successo e fare la differenza all’interno di un’organizzazione.

Raccontaci la tua esperienza: come ti sei distinto in un processo di selezione o che differenza hai notato tra competenze tecniche e attitudini personali nel tuo percorso? Condividi il tuo pensiero nei commenti!

 

INplacement è una società di consulenza in ambito Human Resources, una realtà dinamica costituita da consulenti e professionisti del settore. Rapidità e competenza contraddistinguono il nostro lavoro quotidiano grazie ad un’organizzazione flessibile e sempre attenta al cambiamento al fine di garantire la soddisfazione dei nostri clienti.

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